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Riconosciuta la correttezza dell’operato dei tecnici e della Fondazione Varrone in una vicenda giudiziaria che giunge al termine dopo sei anni.

“Aver avuto ragione dopo tanti anni lascia una profonda amarezza. Avrei voluto condividere con il mio caro amico Elio Pietrolucci questa giornata – afferma l’ingegnere Andrea Cecilia – abbiamo lavorato insieme, per anni, con passione, per realizzare un’opera a servizio della città, uno spazio che sarebbe dovuto diventare un volano economico e culturale; un polo d’eccellenza che la Fondazione Varrone di Innocenzo de Sanctis aveva voluto donare alla città”.

“È stata completamente ribaltata la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Rieti – dichiarano i legali dell’ex assessore all’urbanistica, Danilo Leva e Alessandra Cecilia – l’ingegnere Andrea Cecilia è stato assolto con formula piena dal reato di falso per insussistenza del fatto ed è stata riconosciuta la correttezza del suo operato tecnico a conferma di un teorema accusatorio che faceva acqua da tutte le parti ed accolto, inspiegabilmente, dal giudice di prime cure.

Alla città di Rieti – concludono – è stata negata per ben sei anni la fruizione di un’opera culturale di estremo pregio sulla base di illazioni investigative sgretolatesi alla prova del contraddittorio. Troppa ed eccessiva fretta nel formulare accuse e nel cimentarsi in una caccia alle streghe dimostratasi solamente inutile e dannosa per le persone coinvolte e per la città di Rieti”.

Fonte: rietinvetrina.it